Nicoli Claudio

nicoli

Biografia

Claudio Nicoli è nato nel 1958 a San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna: Nel capoluogo emiliano si e diplomato all’Accademia di Belle Arti, nella Sezione Scultura. Nel 1974 Claudio Nicoli partecipa alla sua prima rassegna d’arte hobbistica a Cento. Le prime testine tuttavia, fatte con la creta che il padre gli portava dalla fornace dove lavorava, risalgono al 1970 quando, tra i giochi, plasmare la materia aveva un ruolo fondamentale nella sua vita di dodicenne. Ne11976 conclude gli studi classici che influenzeranno in seguito l’intero suo repertorio artistico. Prosegue poi gli studi alla facoltà di giurisprudenza ed è questo il periodo in cui inizia ad appassionarsi alla poesia ed alla narrativa ed inizia le prime collaborazioni giornalistiche tra le quali, con il Resto Del Carlino. Risale a questi anni la segnalazione e pubblicazione di un racconto al Premio Letterario Marefosca. Nel 1983 la morte del padre. Abbandona gli studi e, dopo un periodo di riflessione, la definitiva decisione di dedicarsi interamente alla creazione artistica. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna nella sezione scultura sotto la guida del maestro Quinto Ghermandi. Nel 1987 non ancora terminati gli studi accademici, la prima mostra personale voluta dal Comune di San Giovanni in Persiceto al Palazzo San Salvatore, curata da Carlo D’Adamo. Nicoli espone terrecotte di medie e grandi dimensioni, dove elementi surreali si mescolano a rivisitazioni di temi classici. Nel 1988 è lo stesso artista ad organizzare una mostra a San Matteo della Decima, con cinque suoi compagni di corso accademico. Espone in una personale alla galleria Il Rivellino” di Ferrara; nello stesso anno si trasferisce in Toscana, luogo ideale dove abbinare al lavoro artistico la passione per i cavalli, sempre presenti e reinterpretati nelle sue opere. Nel 1989 si diploma all’Accademia ed espone in personale a Siena ed a Firenze alla “Bottega di Cimabue”, dove verrà notato da importanti estimatori d’arte, attraverso i quali avrà in seguito l’occasione d’inserirsi in ambiti artistici di primo piano. Nel 1990 la prima commissione pubblica. Per il Comune di Castenaso realizza quattro bassorilievi bronzei “La Sacra Famiglia”. E’ dello stesso anno una personale a Montevarchi. Nel 1991 la Città di Reggio Emilia per l’Ente Fiere gli commissiona un premio speciale per Luca Cordero di Montezemolo in occasione dell’inaugurazione del Salone del Cavallo. Un altro premio gli viene commissionato dal Wester Journal per l’omonimo trofeo equestre. Scrivono di lui Saverio Volpe, Enzo Rodrigues e Giorgio Martinelli. Nello stesso anno presenta una personale a Figline Valdarno. Nel 1993 partecipando ad una collettiva, stringe rapporti con un’assocazione artistica aretina con la quale collaborerà per diversi anni. Sarà tra i fondatori di un nuovo gruppo intitolato allo scomparso Remo Gardeschi e si dedichera a promuovere arte attraverso: mostre, stage ed organizzando la Biennale di Moncioni dedicata a giovani artisti. Nel 1994 partecipa a tre collettive: a San Giustino Valdarno, a Moncioni ed a Firenze al Palazzo degli Affari. Nel 1995 il Rotary Club promuove uno scambio artistico-culturale con to stato dell’Ohio negli Stati Uniti e seleziona Nicoli per la sezione scultura in rappresentanza delle regioni Toscana, Emilia e della Repubblica di San Marino. L’iniziativa, della durata di un mese,comprende esposizioni nello Stato e numerosi incontri con le rappresentanze del luogo tra le quali con il senatore Merle Grace Kears the gli conferisce una speciale onoreficenza della citta di Columbus. Nello stesso anno vengono inserite le sue opere nei cataloghi d’asta Farsetti Arte di Prato e Sant’Agostino di Torino, dove l’artista è a tutt’oggi puntualmente presente. Contemporaneamente espone: in alcune collettive, tra le quali ad Avignone in Francia, ed in una personale a Bucine a Palazzo dei Greci. Nel 1996 si dedica a diverse commissioni: per il Comune di Loro Ciuffenna realizza un monumento funerario, per la “Fondazione Amici dei Bimbi” di San Giovanni in Persiceto un gruppo monumentale bronzeo di tre figure. Il Lingotto di Torino gli commissiona i premi per il Concorso Ippico Internazionale Indoor, dove espone anche alcune sue opere. In occasione della Coppa Italia Calcio realizza i premi che andranno ai giocatori della Fiorentina F.C. ed al suo presidente Vittorio Cecchi Gori. Espone in mostre collettive a San Giustino Valdarno, a Loro Ciuffenna, a Gruissan in Francia e ad Artissima a Torino. Il Comune di Bucine dona, in occasione del Meeting a Ockelbo in Svezia tra i comuni della Carta Rurale d’Europa, alcune sue opere alla città ospitante. E’ dello stesso anno la presentazione del suo primo video, dove l’artista racconta il suo lavoro. Nel 1997 tiene una personale a San Giovanni in Persiceto e partecipa ad alcune collettive tra le quali quella al Museo Cassioli di Asciano e ad Arte Fiera con la galleria Farsetti. Gli viene commissionato, dal Comune di Loro Ciuffenna, un monumento bronzeo e dalla Curia di Firenze un leggio bronzeo collocato nel Duomo di Santa Maria in Fiore a Firenze. Nello stesso anno pubblica una raccolta di sue poesie. Nel 1998 partecipa ad “Arte e Città”, rassegna di scultura monumentale organizzata tra gli altri da Giorgio Celli e Giuseppe Cordone. Questo interessante progetto the vede la collocazione di opere monumentali in un contesto urbano e per Nicoli l’occasione di confronto con importanti autori quali: Consagra, Kossuth, Perez, Yasuda. A Torino la galleria Sant’Agostino cura per l’artista un’importante mostra personale; con l’occasione viene presentato un nuovo video dell’artista ed un catalogo monografico con recensione critica di Paolo Levi the sottolinea la valenza atemporale del suo moderno linguaggio scultoreo ed i legami con la mitologia classica. Si congratulano per le opere in esposizione i critici Federico Zeri e Vittorio Sgarbi. Nello stesso anno altre personali a Siena, a Castelnovo di Sotto ed a Badia a Roti. La Curia di Pergine Valdarno gli commissiona un leggio bronzeo per la Chiesa di San Pietro. Nel 1999 Partecipa a due collettive: “Horses in Art” alla galleria Tornabuoni di Firenze e “La Porta dell’Anima” a Pietrasanta, raccolta di opere dalle tematiche sacre realizzate da artisti di rilievo. Realizza il Palio di Monticiano. Espone alla rassegna “Ecclesia” di Parigi. Nel 2000 Personali a Crevalcore dove presenta “opere Gioiose” ed alla galleria Berman di Torino, dove il nuovo catalogo monografico è curato per la prefazione da Paolo Levi. Collettive a Venturina, Piombino ed a Pistoia, dove partecipa alla rassegna d’Arte Sacra Contemporanea. Gli viene commissionato un bassorilievo bronzeo donato a papa GIovanni Paolo II°, Wojtyla. Nello stesso anno la Galleria Pananti di Firenze espone le sue opere in “Maestri del ‘800 e del ‘900″. Viene riinvitato ad “Arte e Città” dove presenta un nuovo monumento. Nel 2001 Personali a Pieve di Cento ed alla Chiesa Monumentale della Madonna dl Castelnovo di Sotto, dove per l’occasione viene presentato un piccolo catalogo monografico curato per la recensione critica da Giuseppe Cordone, ed ancora a Cortona, al Museo del Cassero di Monte San Savino ed alla galleria Millennium nella Repubblica di San Marino. Partecipa alla Biennale di Ceramica di Albissola. Nello stesso anno viene invitato al “Premio Firenze” e riceve, a Palazzo Vecchio da Paolo Baracchi per “Il Candelaio”e Marco Cellai per il Centro Culturale Firenze-Europa “Marco Conti” il secondo premio Fiorino d’Argento per la sezione scultura. L’evento volto a premiare esponenti internazionali impegnati nelle arti visive e letterarie vede la presenza di numerose autorità cittadine e la partecipazione del console di New York. Con i premiati parteciperà ad una collettiva alla “Saletta Boccuzzi” di Firenze. Un altro invito è per il “Premio Italia” dove la sua opera verra premiata per la sezione scultura. Partecipa ad una collettiva al Palazzo Pretorio di Certaldo.

Critica

LE FUSIONI DEL MITO E DELLA STORIA  - Paolo Levi

Claudio Nicoli nasce da una terra di poeti, l’Emilia. E’ superfluo ricordare Giosue Carducci, Giovanni Pascoli, ma è importante sottolineare la presenza anche di Giovanni Romagnoli, loro contemporaneo, traduttore dell’odissea, come coincidenza non casuale. Nicoli è uno scultore atemporale. Con i grandi di questo secolo - prendiamo il caso di Marino Marini piu che cercare dei punti di riferimento, ha riscontrato “esclusivamente analogie”. Grazie alla sua poetica egli puo confrontarsi con i Maestri che attraverso i secoli hanno costruito il grande museo della nostra storia dell’arte. L’essenza della ricerca plastica di Claudio Nicoli, in effetti, nasce dal suo stesso inconscio e da un immaginario che affonda le radici nella nostra cultura mediterranea. Egli attinge al Grande Passato, riportandolo emotivamente in sintesi; si rivolge alla plasticità greca per cio the concerne gli equilibri e alla enigmaticità etrusca per ciò che riguarda il “racconto”. C’è da esserne certi, quando era ragazzo, sul comodino da notte doveva tenere, al posto della Bibbia, i poemi omerici dell’ Iliade, dell’ Odissea e l’ Eneide di Virgilio. Ogni suo lavoro, dalle ricerche fortemente espressive ed inquietanti, dove la forza della trasfigurazione racconta l’immagine in un modo ben riconoscibile, e nel contempo, si confronta con il senso enigmatico del mito, che viene evocato con to stesso limpido amore della sua infanzia. Per quanto riguarda la rappresentazione del mito del guerriero in essa si trova un’immanenza misteriosamente pagana; si tratta di maschere che sono la mimesi simbolica del conoscibile. Non c’è volto umano in cui questa metafora non appaia annidata, quindi scovata, per poterla finalmente liberare e, quindi, riconoscere. Simboli e metafore alludono a una realtà, di cui la materia scolpita e l’unica concretizzazione possibile, come ben sapevano gli antichi Prassitele e Lisippo. A Claudio Nicoli si deve dare atto che, all’ interno di ogni suo lavoro, si avvertono in modo nitido premesse arcaiche, che nulla tolgono ad un pathos contemporaneo. L”‘amor fati” e da sempre la sua musa: un fato le cui memorfie sono antiche, e parlano di Apollo, Dioniso, Eros. Emblemi archetipi primordiali.

Biography: Claudio Nicoli was born in 1958 to San Giovanni in Persiceto, in province of Bologna: In the emilian city he has graduated to the Academy of Fine Arts, in the Section Sculpture. In 1974 Claudio Nicoli participates to his first review of hobbistic art to Hundreds. The first testine however, made with the clay that the father carried it from the furnace where worked, go back to 1970 when, between the games, to put molding on the matter it had a fundamental role in his life of twelve age. In 1976 he conclude the studies classics that will influence the his whole artistic repertoire later on. He then continues the studies to the jurisprudence faculty and is this the period in which it begins to get passionate himself to the poetry and the novellistic one and begins the first journalistic collaborations between which, with the Rest Of the Carlino. Laughed them to these years the signalling and publication of a story to the Literary Prize Marefosca. In 1983 the dead women of the father. He abandons the studies and, after a period of reflection, the definitive decision to dedicate himself entire to the artistic creation. Sculpture under the guide of master Quinto Ghermandi is enrolled to the Academy of Fine Arts of Bologna in the section. In 1987 Not still he finishes the academic studies, the first intentional personal extension from Common of Saint Giovanni in Persiceto to the Saint Palace Salvatore, cured from Carlo D’ Adamo. Nicoli exposes terrecotte of averages and great dimensions, where surrealistic elements stir to rivisitazioni of topics classics. In 1988 Same artist to organize one extension to Saint Matteo of Decima, with five his companions of academic course. He exposes in one personal to the gallery the Rivellino of Ferrara; in the same year he is moved in Tuscany, ideal place where to bind together to the artistic job the passion for the horses, always present and reinterpret in his works. In 1989 He received the diploma to the Academy and he exposed in staff to Siena and Florence to the “Bottega of Cimabue”, where he will come noticed from estimative important of art, through which the first public commission will have later on the occasion to become part in ambles to you artistic of first plane. In 1990 for the Common of Castenaso the Sacred Family he realizes four bronze bas-relief. It is of the same year one personal to Montevarchi. In 1991 the City of Reggio Emilia for the Committee Fairs a special prize for Luca Cordero di Montezemolo in occasion of the inauguration of the Hall of the Horse. An other prize comes to it commissioned from the Wester Journal for the homonymous equestre trophy. They write of he Saverio Volpe, Enzo Rodrigues and Giorgio Martinelli. In the same year it introduces one personal to Figline Valdarno. In 1993 participating to one collective, with which collaborate for various years tightens relationships with an artistic association of Rieti. It will be between the founders of a new group entitled to deceased the Gardeschi Marco and he will be dedicated to promote art through: extensions, stage and organizing Biennial of Moncioni dedicated to young artists. In 1994 partecipated to three collective: to Saint Giustino Valdarno, to Moncioni and Florence to the Palace of the Transactions. In 1995 the Rotary Club promotes a artistic-cultural exchange with the state of the Ohio in the United States and selects Nicoli for the section sculpture in representation of the Tuscany regions, Emilia and of the Saint Marino Republic. The initiative, of the duration of a month, comprises exposures in the State and numerous encounter with the representations of the place between which with senator Merle Grace Kears that confers it one special honour of the city of Columbus. In the same year they come inserted its works in catalogues of Farsetti auction Art of Prato and Sant’ Augustin of Turin, where the artist and to all today punctually present. At the same time it exposes: in some collective, between which to Avignon in France, and one personal to Bucine to Palace of the Greeks. In 1996 the dedication to various commission: for Common of Loro the Ciuffenna it realizes a funeral monument, for the “Foundation Friends of the Children” of Saint Giovanni in Persiceto a bronze monumental group of three figures. The Ingot of Turin commissions it the prizes for the Horse Competition International Indoor, where he exposes also to some his works. In occasion of the Italy Goblet Soccer it realizes the prizes that will go to the players of Fiorentina F.C. and to its president Vittorio Cecchi Gori. He exposes in collective extensions to Saint Giustino Valdarno, Loro Ciuffenna, Gruissan in France and Artissima to Turin. The Common of Bucine donates, in occasion of the Meeting to Ockelbo in Sweden between the common ones of the Rural Paper of Europe, some its works to the accommodating city. He is of the same year the presentation of its first video, where the artist it tells its job. In 1997 A personal to Saint Giovanni in Persiceto and participates to some collective between which that one to the Museum Cassioli di Asciano and on purpose Fair with the Farsetti gallery. He comes commissioned, from Common of the Loro Ciuffenna, a bronze monument and from the Curia of Florence a bronze lectern placed in the Dome of Saint Maria in Flower to Florence. In the same public year one collection of its poetries. In 1998 partecipated to “Art and City”, review of organized monumental sculpture between the others from Giorgio Celli and Giuseppe Corda. This interesting plan that sees the positioning of monumental works in a city context and for Nicoli the occasion of comparison with important authors which: Consagra, Kossuth, Perez, Yasuda. To Turin the Sant’ Augustin gallery cures for the artist an important personal extension; with the possibility to the artist comes introduced a new video and a monographic catalogue with critical book review of Paul Levi who emphasizes the atemporale valence del its modern scultoreo language and the ties with classic mythology. Congratulation for the works in exposure the critics Federico Zeri and Vittorio Sgarbi. In the same year other personal to Siena, Castelnovo of Under and to Abbey to Roti. The Curia di Pergine Valdarno commissions he a bronze lectern for the Church of Saint Peter. In 1999 Partecipated to two collective: “Horses in Art” to the Tornabuoni gallery of Florence and “the Door of the Spirit” to Pietrasanta, collection of thematic works from the sacred ones realized from relief artists. He realizes the Racing silk of Monticiano. He exposes to the review “Ecclesia” of Paris. In the 2000 Personal to Crevalcore where it introduces “Joyful works” and to the Berman gallery of Turin, where the new monographic catalogue is cured for the preface by Paolo Levi. Collective to Venturina, Piombino and to Pistoia, where he participates to the review of Contemporary Sacred Art. He comes commissioned a bronze bas-relief donated Pope John-Paul II°, Wojtyla. In the same year the Pananti Gallery of Florence exposes his works in “Masters of the ‘ 800 and the ‘ 900″.

Critic : Claudio Nicoli

The fusions of the myth and the history

Claudio Nicoli was born from one earth of poets, the Emilia. Is superfluous to remember Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, but is important to emphasize the presence also of Giovanni Abitanti of Romagna, they contemporary, translator of the Odissea, like not accidental coincidence. Nicoli is an atemporal sculptor. With the large ones of this century - we take the case of Marine Navy - more than to try of the points of reference, it has found “exclusively analogies”. Thanks to ihis poetry he can be confronted with the Masters who through the centuries have constructed the great museum of our history of the art. The essence of the plastic search of Claudio Nicoli, in effects, is born from its same unconscious one and an imaginary one that sink the roots in our Mediterranean culture. It reaches emotionally to the Great Past, bringing back it in synthesis; one addresses to the Greek plasticity for that he concerns the equilibriums and to the Etruscan mysteriousness for that he regards the “story”. There and it are of sure, when he was boy, on the bedside table night had to hold, in place of the Bible, the omeric poems i of the Iliad, the Odissea and the Eneide by Virgilio. Every his job, from the strongly expressive searches and alarming, where the force of the transfiguration tells the image in a very recognizable way, and at the same time, is confronted with the enigmatic sense of the myth, that it comes evoked with the same limpid love of its infancy. As far as the rappresentatione of the myth of the warrior in it a pagan immanence is found mysteriously; draft of masks that are the mimicry symbolic of tha can be know. Not there is human face in which this metaphor it does not join nested, therefore discover, to being able to free it and, therefore, finally to recognize. Symbols and metaphors allude to a truth, of which matter the carved and the only possible to come down to brass tacks, as very they knew the ancient Prassitele and Lisippo. To Claudio Nicoli action that, to the every inside of its job, perceives in clear way archaic premises, than null must be given removes to a pathos contemporary. The “love makes you” is from always its muse: fate whose memories are ancient, and speaks about Apollo, Dioniso, Eros. Emblems primordial archetypes.

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